Se desideri estasi prosegui verso il Giardino Giapponese. Paesaggi ideali. Rare piante orientali. Rocce, pietre, sabbia bianca e ghiaia. Una danza spirituale. E nell’impalpabile eufonia, attraverserai il ponte in legno del Laghetto degli Aedi. Un transito d’ispirazione. La magica superficie dell’acqua è accarezzata da fiori di loto e ninfee, appena velate da bolle di rugiada sfuggite alla notte.

E curiose carpe Koi, pesci rossi Wakin e Shubunkin e ancora moltitudini fantasiose di Black Moor indagano accoglienti anfratti mentre una indolente colonia di Anodonta cygnea purifica l’acqua. All’improvviso come in chiassosa festa un fragore domina lo scenario con il ritmico gracidare delle rane, tra sembianti di anatra e tartaruga. Ma questa è liquida poesia!

Ora riposati sulla Panchina dei Poeti contemplando Papiri, Buxus, Cedro pendulo, Bonsai ilexia, Bonsai d’ulivo e Aceri giapponesi. Poi, in graziosa vista, l’emozione di incantevoli viali di Piracanta e Gelsomini.